LA TERRITORIALITÀ NELLA DISCIPLINA IVA
Servizi di noleggio di unità da diporto
Servizi nella UE a consumatori finali
Vendite a distanza intracomunitarie di beni
Vendite a distanza di beni importati da territori terzi o Paesi terzi
Sportello unico per l’IVA
Responsabilità IVA delle piattaforme digitali
La normativa nazionale di recepimento della direttiva 2017/2455/UE
La Brexit
Indicazioni procedurali e soluzioni operative
Tutti gli adempimenti in materia di territorialità IVA
Nel testo, viene analizzata, con taglio pratico ed operativo, la normativa in materia di individuazione del luogo di imposizione ai fini IVA delle prestazioni di servizi e delle cessioni di beni prevista dalla direttiva unionale in materia di imposta sul valore aggiunto (dir. 2006/112/CE), come modificata a seguito delle importanti novità introdotte dalla direttiva 2017/2455/UE, a decorrere dal 1° luglio 2021, concernenti il c.d. “Pacchetto IVA per il commercio elettronico”.
A partire da tale data, i regimi speciali fondati sull’impiego del Mini sportello unico IVA, o “Moss”, sono stati estesi a tutte le prestazioni di servizi nella UE verso consumatori finali, con il “Moss” che è diventato quindi uno sportello unico più grande (“Oss”).
È stata inoltre completamente rivoluzionata la disciplina delle vendite a distanza intra-UE di beni, attraverso l’introduzione di una soglia unica a livello unionale nonché la previsione della possibilità di utilizzare, anche in relazione a tali operazioni, lo Sportello unico “Oss”.
Sorte analoga per le vendite a distanza di beni importati da fuori della UE, in relazione alle quali è possibile avvalersi di un regime speciale fondato sull’impiego dello Sportello unico d’importazione (“Ioss”) o, in alternativa, di un regime semplificato per la dichiarazione e il pagamento dell’imposta.
Di estremo rilievo, infine, è la previsione di una responsabilità ai fini IVA delle piattaforme digitali che intervengono nella fornitura di beni e servizi.
Tutta la nuova normativa unionale è stata recepita nel nostro Paese con il decreto legislativo 25 maggio 2021, n. 83, che ha modificato in maniera rilevante il D.P.R. n. 633/1972 e il D.L. n. 331/1993.
Nel testo, sono altresì evidenziate le novità in materia di “Esterometro” nonché tutta la nuova disciplina IVA in materia di operazioni transnazionali di locazione e noleggio di unità da diporto.
L’esame della normativa nazionale viene realizzato operando un continuo raffronto tra norma interna da un lato e norma comunitaria e sentenze della Corte di giustizia della UE dall’altro, anche sulla base di un’attenta ricostruzione della relativa prassi, in modo da permettere agli operatori economici di comprendere al meglio tale normativa nonché di risolvere eventuali problemi che dovessero sorgere in relazione all’interpretazione e all’applicazione della stessa.
L’attuazione concreta delle nuove regole viene inoltre chiarita attraverso l’utilizzo di numerosi esempi, nonché tabelle, i quali consentono altresì di mettere in luce anche i mutamenti che la nuova disciplina ha comportato rispetto a quanto applicato dagli operatori economici in base alla normativa previgente.